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sabato 16 aprile 2011

Scuola: tagli agli organici ATA

Il TAR del Lazio accoglie il ricorso FLC CGIL
Solo qualche giorno fa la FLC di Benevento lamentava la gravità dei tagli al sistema scolastico che avrebbe messo in ginocchio l’istruzione pubblica in provincia di Benevento.
Bastava il buonsenso per rendersi conto che si stava raggiungendo il fondo.
Oggi anche il giudice conferma questa nostra idea tanto da sospendere e rimandare alla Corte Costituzionale il ricorso della FLC CGIL relativo ai tagli agli organici del personale ATA.
Il TAR del Lazio ha accolto i ricorsi proposti dalla FLC CGIL contro i tagli agli organici, e con riferimento a quello sull'organico del personale ATA ha ritenuto non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale.
Il TAR del Lazio ha dunque sospeso il ricorso rimettendo la questione alla Corte Costituzionale.
Nelle prossime si leggerà attentamente le sentenze per verificare quali saranno gli effetti, ma certamente, allo stato si può dire che il Ministero, come sempre avevamo sostenuto, ha adottato atti irregolari ed illegittimi che hanno penalizzato migliaia di lavoratori della scuola.
Questo è anche il giudizio di Domenico Pantaleo, segretario generale nazionale della FLC, che commentando la sentenza afferma "Viene così confermata l'illegittimità dei tagli che stanno distruggendo la scuola pubblica e che sono in contrasto con le leggi, a partire da quelle sulla sicurezza".
Peraltro, sulla scia degli effetti di queste sentenze, c'è da evidenziare come anche i provvedimenti relativi agli organici per il prossimo anno scolastico sono illegittimi in quanto viziati per analoghi motivi.
È per questo che il Segretario generale della FLC CGIL lancia al Ministro Gelmini un ammonimento: "sospenda immediatamente gli ulteriori tagli di organico perché altrimenti decide di continuare ad operare nella illegalità".
Una ragione in più per invitare tutti a partecipare allo sciopero generale del 6 maggio indetto dalla GCIL che si svolgerà con manifestazioni regionali. A Napoli comizio della Camusso a rimarcare la centralità delle questioni del Mezzogiorno.