"La mancata approvazione, in seno al Consiglio Regionale, dell’emendamento finalizzato a ripristinare la possibilità per i piccoli comuni di utilizzare i finanziamenti della legge regionale 51/78 per la realizzazione di opere pubbliche, è l’ennesima decisione scellerata assunta dal governo regionale di centrodestra. Un’ulteriore scure si abbatte sulla testa dei nostri territori, oramai abbandonati ad un destino di marginalità sociale ed economica. La mancanza di misure finanziarie di tutela e salvaguardia delle nostre comunità è solo un’ulteriore emergenza, tra le tante, da quella del lavoro, della sanità, dei rifiuti, che la Campania, ma ancor più le aree interne della regione, sono costrette a subire per l’insipienza e la miopia di un centrodestra che da Roma a Napoli, passando per l’Irpinia, ha ovunque certificato la propria inadeguatezza a governare.
Ci troviamo, ancora una volta, dinanzi a scelte politiche prive del benché minimo respiro ed improntate a soli tagli che stanno investendo tutti i settori produttivi: si pone oggi una questione democratica e sociale a causa di interventi spregiudicati e privi di prospettiva che stanno seriamente compromettendo la possibilità da parte degli enti, siano essi i comuni o gli enti sovracomunali, di garantire attraverso i servizi livelli dignitosi di vita.
In questo drammatico contesto, fa specie constatare la strumentalità di chi, abituato ai giochi di prestigio, cerca di vendere come la panacea di tutti i mali d’Irpinia, alcuni progetti che sarebbero stati approvati dalla Giunta Regionale e destinati alla provincia di Avellino nell’ambito della programmazione europea.
Posto che gran parte di quei progetti furono approvati dal precedente governo di centrosinistra, salvo poi essere bloccati dalla nuova giunta su ordine perentorio di Tremonti, basta leggere con attenzione quanto deliberato per rendersi conto che per l’Irpinia ci sono solo briciole. Nulla si dice sulla Lioni – Grotta, mentre per l’asse attrezzato Valle Caudina-Pianodardine, il cui finanziamento ricade nel progetto "Finanziamento tangenziale aree interne", è previsto il completamento del solo terzo lotto che collega Roccabascerana ad Altavilla. Siamo all’assurdo: si cerca di far passare per una conquista di questo governo regionale quello che in verità, e gli atti sono lì a dimostrarlo, era stato un risultato raggiunto dal precedente governo grazie all’impegno degli allora assessori De Luca e Cascetta che provvidero a garantire l’approvazione del progetto esecutivo garantendo la disponibilità dei fondi. E poi, che fine ha fatto il quarto lotto?
Questa sì che sarebbe stata una svolta reale per tutti i comuni della fascia del Partenio.
E cosa dire degli altri progetti? Se il finanziamento di 350 milioni di euro in energie rinnovabili e fonti alternative è rivolto genericamente all’intero territorio regionale, senza alcun riferimento specifico alla provincia di Avellino, quello inerente il progetto "Banda larga e sviluppo digitale", essendo funzionale alla digitalizzazione delle strutture sanitarie e rivolto come il precedente all’intera realtà regionale, non si capisce quale ricaduta possa avere laddove, come in Irpinia, il sistema sanitario è stato smantellato. L’enfasi con la quale il vice Presidente della giunta regionale ha dato notizia di tali finanziamenti, sarebbe stata comprensibile se, contestualmente, fosse riuscito a scongiurare la chiusa delle strutture ospedaliere altirpine: così, purtroppo, non è.
Il quadro peggiora, se possibile, quando andiamo a verificare gli altri progetti deliberati: la quasi totalità dei finanziamenti, infatti, è destinata ad interventi fuori provincia. La verità è che questo centrodestra costruito attorno ad un patto di potere sull’asse De Mita – Cosentino, calpesta giorno dopo giorno le speranze di questi territori, mortificandone il futuro. Il Partito democratico non ci sta e per questo continuerà a combattere, fuori e dentro le istituzioni, il declino morale prima ancora che politico di questo centrodestra cementatosi, a tutti i livelli, attorno al più becero trasformismo".